L'industria dell'App store è chirurgicamente diversa nella forma e nelle modalità da quella della Search, anche se la reciprocità e
la giusta integrazione di entrambe può rivelarsi una strategia marketing vincente oggi. Possiamo paragonare il
lancio di un app sullo store ad una gara podistica, in cui ci sono migliaia di partecipanti che concorrono per una valida posizione nelle
classifiche degli store. Preparare la gara, scattare nelle prime battute, e mantenere costanza e consapevolezza nel tragitto, sono i
tempi e le fasi fondamentali da monitorare nelle maratona, così come nell'ottimizzazione delle app.
Una lente d'ingrandimento
sulla definizione di ASO: L'app Store Optimization (ASO) è il processo per migliorare la posizione delle
app nelle pagine degli store dedicati: iTunes e Google Play, attraverso l'utilizzo di formule strategiche e fattori premianti.
L'obiettivo dell'ASO è infatti organizzare le risorse a disposizione e conquistare un ranking organico nelle classifiche dei
market store Android o Apple, in modo da incrementare visibilità, incoraggiare recensioni, generare download, e
concretizzare gli obiettivi definiti in fase di lancio. Indirettamente, l'ASO ha il potere d'influenzare la sfera delle decisioni di
budget, strategie, e piani d'investimento nel marketing digitale, per un imprenditore che utilizza l'app store come funnel
principale, o di un neofita che vuole pubblicizzare e far conoscere l'app realizzata.
Il rapporto
dettagliato di come funziona l'ASO: La procedura di ottimizzazione delle app mobile, nella maggior parte dei casi,
viene confusa con i deficit tecnici legati all'app, o con riferimenti a plugin e widget in grado di migliorare le prestazioni
hardware. Le domande più gettonate infatti, affrontano argomenti ricorrenti nel quale le persone chiedono: "come mai le app non si
installano", "non accettano il metodo di pagamento", o "del perchè si chiudono inaspettatamente". L'ASO direttamente non affronta
i problemi tecnici dell'app, ma è fondamentalmente il passo successivo di perfezionamento: ciò non toglie che iniziare
l'attività di App store optimization con un'app ben programmata e funzionante è necessario per raddoppiare le formule
di crescita globale del business.
L'ambiente di sviluppo e l'esperienza sul campo suggeriscono la presenza di elementi in grado di premiare o affossare un'app. Essi
sono anche conosciuti come fattori di ranking, concettualmente indicatori ufficiali di performance per ogni app, che
l'ASE (l'app store engine) premia oppure punta in ribasso.
Intorno ai fattori cardini sulla quale ogni
piattaforma Google Play Store o Apple store, appoggia le proprie basi, aleggia un velo di oscurità e scetticismo, ma qualche chiarezza
annualmente viene riconosciuta da persone che condividono esperienze e curiosità sul tema ASO, oppure dalle case
proprietarie degli store, in modo da incentivare gli sviluppatori di app a fornire un'esperienza sul dispositivo sempre migliore. In
primo luogo possiamo evidenziare la caratteristica di staticità con cui lavorano i motori di ricerca degli app store, infatti molto
spesso si tratta di un regime di valutazione e ordinamento dei risultati molto ingenuo e a volte spontaneo (metamotori), se pensiamo al
gran rumore intorno all'applicazione della IA (Intelligence Artificial) solo nell'ultimo periodo.
I fattori dell'app store
optimization possono: influenzare l'algoritmo, aggiornare la formula di ranking, mentre altre volte scomodano direttamente il fattore
umano, ad esempio la branca del Neuromarketing. Ma una
distinzione comune della materia esiste, e suddivide l'ASO in due macro categorie: l'ASO on-app e l'ASO
off-app. L'app store optimization lavora su entrambe le parti, per posizionare e indicizzare le app negli store
dedicati, lavorando con sviluppatori e dirigenti aziendali e fornendo la miglior esperienza umana possibile alle persone.
Generalmente, i fattori di ranking presi in considerazione non hanno un ordine preciso di rilevanza, ma alcuni hanno sicuramente più peso
rispetto agli altri, ed ognuno contiene delle variabili correlate o meno ad altri input, che possiamo scovare o imparare dalle esperienze,
app per app. Happy Ranking!
Le iniziative su cui abbiamo il controllo diretto per eventuali modifiche o cambiamenti:
Le iniziative su cui non abbiamo il controllo diretto e che possiamo solo in parte influenzare: